Fonte Anffas Nazionale
“L’inclusione delle persone con disabilità comporta prima di tutto una grande rivoluzione culturale. Infatti, diversamente dal modello basato sull’integrazione, ancora purtroppo fortemente presente nel nostro sistema, il modello inclusivo impone che siano i contesti a doversi adattare, modificare e plasmare per consentire ad ogni persona, con i giusti ed adeguati sostegni, di poter vivere in condizioni di pari opportunità con gli altri cittadini senza subire discriminazioni basate sulla disabilità”.
“Si tratta quindi di diritti umani e del nuovo modello centrato sulla persona, paradigmi che ritroviamo pienamente nella legge di riforma della disabilità e nei suoi decreti attuativi: da questo nasce il titolo di questo progetto, non a caso identificato con TuttInclusi, in quanto andando a toccare quattro assi di sviluppo dedicati potrà concorrere a creare e consolidare sempre più il modello inclusivo a cui Anffas tutta si ispira”: così Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas, ha dichiarato al termine dell’evento di lancio odierno del progetto TuttInclusi*, nuova progettualità di Anffas Nazionale.
“Si tratta di un progetto di rete nel quale sono coinvolte numerose strutture associative Anffas del territorio nazionale e di Enti del Terzo Settore esterni ad Anffas ma con i quali Anffas collabora per il perseguimento dei fini di cui sopra” ha spiegato il presidente “Saranno 18 mesi che vedranno lo svolgersi di attività con la partecipazione di persone con disabilità, familiari, operatori, istituzioni, enti pubblici e tutti coloro che vorranno approfondire e conoscere i temi trattati dall’iniziativa progettuale e al termine dei quali saranno resi disponibili guide, pubblicazioni, materiali informativi e di approfondimento di interesse generale che potranno essere utilizzati da tutti gli interessati”.
Come è chiaro dalle parole del presidente nazionale, quindi, la nuova iniziativa progettuale Anffas è particolarmente significativa ed importante per il contrasto alle discriminazioni e la promozione di una società pienamente inclusiva: presentata ufficialmente oggi, 18 settembre 2024 – con un evento in modalità mista svoltosi presso la sede di Anffas Nazionale a Roma e tramite piattaforma Zoom- “TuttInclusi – ridurre le ineguaglianze promuovendo l’inclusione sociale”*, è infatti volta al perseguimento dell’Obiettivo 10 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, “Ridurre le ineguaglianze”, e vede il pieno coinvolgimento di tutta la rete associativa Anffas per seguire e approfondire quattro assi di azione (giovani con e senza disabilità, implementazione del CQA Anffas, transizione inclusiva dei servizi, contrasto alla discriminazione) che da sempre Anffas persegue per implementare l’inclusione sociale, contrastare ogni forma di discriminazione, ridurre le ineguaglianze delle persone con disabilità, specie intellettive e del neurosviluppo, e dei loro familiari in ogni ambito della loro vita.
In tale ottica durante l’evento è stata anche lanciata una nuova consultazione pubblica aperta fino al 31 gennaio 2025 (dopo quella realizzata per il progetto AAA – Antenne Antidiscriminazioni Attive del 2022), volta ad analizzare il fenomeno della discriminazione basata sulla disabilità edeclinata in cinque versioni: la consultazione è infatti rivolta a persone con disabilità (in questo caso il testo è redatto in linguaggio facile da leggere), familiari, operatori e responsabili di enti che gestiscono servizi e operatori altri. Il link per accedere alle consultazioni è disponibile sulla pagina dedicata al progetto a questo link.
Obiettivo di questa nuova consultazione è ricostruire il quadro attuale del fenomeno della discriminazione basata sulla disabilità in Italia, compresa quella “sommersa” per andare così a rafforzare e strutturare adeguatamente le iniziative da realizzare ai fini di un sempre maggiore e concreto contrasto alle discriminazioni di cui sono vittime le persone con disabilità e le loro famiglie. Al termine della consultazione pubblica, i dati verranno elaborati e sarà prodotta una pubblicazione sullo stato attuale della discriminazione basata sulla disabilità in Italia e sulle possibili iniziative e strategie future.
L’evento si è aperto con l’introduzione di Emanuela Bertini, direttore generale di Anffas Nazionale, che ha illustrato i dettagli tecnico-amministrativi del progetto ed esplicitato le aree di intervento, ossia: lo sviluppo di azioni volte a facilitare l’accesso alle misure di sostegno e ai servizi già disponibili nel sistema pubblico e privato; l’accrescimento della consapevolezza per l’abilitazione e lo sviluppo delle competenze per favorire l’autonomia delle persone con disabilità e una migliore gestione della vita quotidiana, anche attraverso tirocini per l’inclusione sociale; lo sviluppo delle reti associative del Terzo settore e rafforzamento della loro capacity building, funzionale all’implementazione dell’offerta di servizi di supporto agli enti del Terzo settore.
Successivamente vi sono stati gli interventi dedicati al primo asse “giovani con e senza disabilità” con Alessandro Parisi, componente della Giunta Esecutiva e coordinatore della Consulta giovani di Anffas Nazionale, che ha approfondito l’importante tema del passaggio generazionale con le sue criticità e opportunità con un focus su come coinvolgere le nuove generazioni nel percorso e nelle attività associative, e con Miriam Prete, collaboratrice di Anffas Nazionale, che ha illustrato il ricco calendario del percorso formativo/informativo dedicato ai giovani con e saneza disabilità.
Per quanto riguarda il secondo asse di intervento concernente l’implementazione del Codice di Qualità e Manuale di Autocontrollo di Anffas, con Michele Imperiali, coordinatore del Comitato Tecnico Nazionale CQA Anffas, è stata fornita una panoramica sui contenuti del CQA – quindi struttura, contenuti, requisiti indicati, ecc. – ponendo in evidenza come il CQA non rappresenti assolutamente un mero adempimento burocratico e amministrativo per poter aderire alla rete associativa ed ottenere il marchio Anffas, ma come invece sia una reale occasione per ripensare, riallineare e, ove necessario, migliorare la propria organizzazione ed “essere realmente Anffas”. Sempre relativamente all’asse del CQA è stata Ester Madonia, collaboratrice di Anffas Nazionale, ad illustrare indicazioni sul calendario e sulle modalità di candidature relative al percorso formativo dedicato.
Sulla transizione inclusiva dei servizi èfocalizzato il terzo asse del progetto e ne hanno parlato Giovanni Daverio, Consulente Anffas Lombardia e di Fondazione Piatti a marchio Anffas, e Marco Bollani, componente del Comitato Tecnico di Anffas Nazionale, esplicitando quelle che sono le attività di studio, ricerca di buone prassi e sperimentazione, nell’ottica di definire un modello replicabile e standardizzabile per la realizzazione della transizione inclusiva dei servizi semi-residenziali e residenziali per le persone con disabilità. Nell’ambito di questo intervento vi è stata la partecipazione di Matteo Moscatelli, ricercatore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Infine, per l’ultimo asse dedicato al contrasto alla discriminazione, vi sono stati gli interventi dell’Avv. Alessia Maria Gatto e dell’Avv. Corinne Ceraolo Spurio, componenti del Centro Studi e Giuridici di Anffas Nazionale, che hanno spiegato come questo specifico asse sia rivolto allo sviluppo della Rete Nazionale Anffas Antidiscriminazione (quindi attivisti, sportelli territoriali, Agenzia Nazionale) e trasversale alle attività degli altri tre assi di intervento, con un percorso formativo volto a promuovere almeno 50 nuovi attivisti e 10 nuovi sportelli territoriali che entreranno a far parte della Rete Nazionale Anffas Antidiscriminazione. Illustrati in tale ambito anche il calendario formativo con i diversi contenuti e le modalità di candidatura per questo asse prevista sia per la rete Anffas al fine di attivare e/o potenziare uno Sportello Antidiscriminazione e/o formare Attivisti della Rete, sia per coloro che non sono afferenti alla rete Anffas.
Ricordiamo che il progetto vedrà la sua conclusione nel novembre 2025.
Tutte le informazioni sull’iniziativa sono disponibili nella pagina dedicata disponibile cliccando qui
*Progetto realizzato con il finanziamento concesso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per l’annualità 2023 a valere sul Fondo per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’art.72 del Decreto Legislativo n. 117/2017